Ombre cinesi sull’Italia by Marco Lupis

Ombre cinesi sull’Italia by Marco Lupis

autore:Marco Lupis [Lupis, Marco]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Politica
editore: Rubbettino Editore
pubblicato: 2023-12-20T10:09:24+00:00


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1 S. Turati, M. Capacci, L. Meacci, La rete occulta del Partito comunista cinese per penetrare l’economia italiana, «Domani», 12/2/2023.

8. Il treno Wuhan-Milano Centrale

L’assalto della Cina ai porti, alla logistica e alle infrastrutture italiane.

Era il 20 aprile del 2021 quando improvvisamente un po’ tutti i mezzi d’informazione italiani scrissero con toni trionfalistici del primo viaggio del treno merci diretto da Wuhan in Cina a Milano Centrale. La pandemia era ancora una minaccia a cui nessuno nemmeno pensava e il nome della città cinese non evocava ancora immagini terribili legate al famigerato laboratorio dove, con ogni probabilità – malgrado la Cina continui ancora oggi a negare risolutamente – è nato il virus che ha fatto milioni e milioni di morti in tutto il mondo, a causa di una svista nel maneggiare una provetta, o forse peggio.

Chi scrive è da sempre un grande appassionato di treni, quelli reali e i loro modelli in miniatura, quindi ammetto che l’idea del treno merci X8015 – questa la sua sigla – che percorreva migliaia e migliaia di chilometri attraversando due continenti, molteplici nazioni, steppe e deserti dalla lontanissima Cina fino alla nostrana stazione centrale di Milano, evocava immagini affascinanti, più di una nuova rotta ferroviaria transiberiana. Viaggiando per più di 20 giorni (un’eternità, ma sempre meno dei 30-35 necessari alle enormi navi portacontainer) il treno oltretutto dalla lunghezza infinita (poteva e può arrivare a quasi 100 vagoni merci, come i lunghissimi treni merci americani e molto di più dei 20-25 carri normalmente trainati dai treni cargo europei) attraversa tra l’altro il passo di Alataw, al confine tra Cina e Kazakistan, e arriva in Europa in Germania, a Duisburg, per poi proseguire il suo viaggio fino alla destinazione finale, la stazione Centrale di Milano, appunto.

Secondo Wuhan Asia-Europe Logistics, la società cinese che aveva in gestione la tratta, il nuovo treno «fornirà ai clienti servizi di distribuzione in tutta Italia per agevolare meglio gli scambi economici e commerciali tra Cina e Italia». I politici dell’epoca, Movimento 5 Stelle in testa, ovviamente, strombazzarono ai 4 venti la cosa come una grande opportunità per il nostro Paese, fulcro di straordinari scambi commerciali con Pechino, evocando immagini di enormi quantità di merci italiane che viaggiavano verso la Cina per renderci tutti ricchi e felici.

La realtà si è rivelata però ben diversa, e a parte il disastro della pandemia, è risultato ormai chiaro a tutti, dati alla mano, che la tratta ferroviaria tanto esaltata si è rivelata nient’altro se non un’altra astuta furbata dei cinesi per invadere ulteriormente i nostri mercati europei e italiano con le loro merci, mentre il volume dell’interscambio di beni italiani verso la Cina è rimasto molto basso.

Così nel marzo di quest’anno il magazine specializzato «RailFreight» se n’è uscito con un titolo estremamente azzeccato: La Via della Seta deraglia. I dati, del resto, parlano da soli, e dipingono il vero e proprio crollo dei traffici ferroviari Italia-Cina: Malgrado la tanto esaltata tratta Wuhan-Milano, infatti, il volume dei traffici ferroviari di merci verso la Cina rispetto al 2021 è diminuito del 91,62 per cento.



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